In seguito alla domanda di conferimento, i rifiuti speciali non pericolosi vengono preliminarmente sottoposti a verifica analitica di conformità e, a tal fine, posti in “pre-stoccaggio”. Se la verifica dà esito positivo si procede con l’omologazione, dopo la quale i rifiuti possono essere accettati dall’impianto. Nel caso, invece, i risultati analitici evidenzino la non conformità del rifiuto, il rifiuto viene respinto al mittente, con relativa annotazione sul formulario che ha accompagnato il carico presso l’impianto. A valle della procedura di omologa, i rifiuti sono gestiti come da schema di flusso riportato nella figura seguente.
La gestione completa del processo
Omologazione
Ciascun rifiuto, compreso tra quelli ammessi per autorizzazione e avviato alla discarica per la prima volta, deve preventivamente superare la fase di omologazione, per la quale si richiede ai potenziali Clienti:
- domanda di conferimento
- caratterizzazione di base del rifiuto
- analisi del rifiuto
- campione del rifiuto
- modulo di richiesta di omologa
Se il rifiuto risulta conforme ai criteri di accettabilità della discarica stabiliti dall’autorizzazione e dalla normativa di riferimento, il rifiuto viene omologato.
Verifica analitica preliminare
Ultima fase preliminare prima dell’accettazione è la verifica analitica di conformità del rifiuto. Essa viene eseguita ogni qualvolta venga effettuato un primo carico e ripetuta periodicamente (comunque con una frequenza non superiore a un anno). Tale verifica può in ogni caso essere eseguita ove si ravvisino dubbi sulla conformità del rifiuto, oppure semplicemente a campione. Nel caso di verifica analitica, il carico soggetto a controllo viene collocato in una zona della discarica, opportunamente segnalata, non interessata in quel momento dall’attività di coltivazione, per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle determinazioni analitiche. Si procede quindi al prelievo di n. 2 campioni rappresentativi del rifiuto e alla redazione di un sintetico verbale di prelievo, firmato sia dal responsabile del campionamento che dal trasportatore. Subito dopo il prelievo dei campioni, il rifiuto sottoposto a verifica viene contrassegnato con una targhetta identificativa del carico.
I due campioni prelevati vengono così distribuiti:
- uno viene conservato in discarica per almeno due mesi a disposizione delle Autorità di controllo
- uno viene consegnato a un laboratorio di fiducia per la verifica analitica di conformità
Ogni qual volta un rifiuto venga accantonato per accertamenti finalizzati alla verifica analitica di conformità, di qualsivoglia natura o durata, ne verrà presa nota nell’apposito “Registro dei controlli” che riporti gli estremi del formulario di identificazione, la descrizione del rifiuto in esame, gli accertamenti eseguiti e l’esito degli stessi. Nel caso i risultati analitici evidenzino la non conformità del rifiuto, il rifiuto viene respinto al mittente, con relativa annotazione sul formulario che ha accompagnato il carico presso l’impianto. Mediante avviso scritto, il cliente viene conseguentemente invitato a provvedere al ritiro del carico entro e non oltre 48 ore dal ricevimento dello stesso. Se le analisi confermano che il rifiuto è conforme alle prescrizioni di smaltimento si procede come da modalità operative standard sintetizzate nello schema di flusso, identiche a quelle stabilite per i conferimenti non sottoposti a verifica.
Accettazione
Il primo step dell’accettazione del rifiuto, ovvero la consegna del formulario di identificazione (FIR), consiste nella verifica della documentazione e la pesata del lordo. Se la documentazione e il rifiuto sono conformi, anche alla luce di un’ispezione visiva del carico, il secondo step prevede l’ingresso dell’automezzo in discarica e la pesata del lordo (il veicolo carico).
Conferimento
Il terzo step del processo consiste nel conferimento (ovvero la deposizione definitiva del rifiuto in discarica), durante il quale si procede a una seconda ispezione visiva; a completamento di questo step si appone il timbro di avvenuto smaltimento sul formulario di identificazione del rifiuto.
Si provvede quindi a effettuare l’annotazione sul registro di carico e scarico della discarica, secondo quanto stabilito dall’art. 190 del D.Lgs. 152/2006.
Distribuzione e compattazione
Le fasi di distribuzione e compattazione costituiscono il quarto step e vengono eseguite mediante i mezzi mobili in dotazione alla discarica. La compattazione è un passaggio importante poiché determina il grado di cedevolezza degli strati successivi di rifiuti; tanto maggiore è la compattezza conferita, tanto minore sarà l’entità dei fenomeni di assestamento.
Lavaggio ruote e pesata tara
Dopo il conferimento, e prima che lascino l’impianto, gli automezzi sono sottoposti al lavaggio delle ruote e alla pesata della tara (pesata del veicolo privo di carico).
A questo punto l’automezzo può lasciare l’impianto. L’acqua utilizzata per lavare le ruote degli automezzi non dà luogo a scarichi idrici in quanto convogliata in una fossa Imhoff (autorizzata) periodicamente svuotata.
L’acqua prelevata viene quindi trattata come rifiuto e avviata allo smaltimento, presso impianti regolarmente autorizzati.